Immaginario e Rêve-Eveillé nell’età dello sviluppo
18 Aprile 2010Dal Rêve-Eveillé all’esperienza immaginativa
24 Maggio 2010I nuovi orizzonti della Fisica Nucleare, della Scienza Biomedica e della Chirurgia si intrecciano con una visone olistica della malattia oncologica, che non va vista solo come un nemico da sconfiggere bensì si tratta di un’esperienza esistenziale totalizzante che pone interrogativi sul senso della sofferenza e sul senso della vita stessa. Il “robot” consente azioni terapeutiche precluse alla capacità delle mani “nude” del chirurgo, La Adroterapia utilizza fasci di particelle pesanti che permettono di trattare il tumore in modo selettivo. L’Ipertermia è una possibile scelta in associazione con terapie oncologiche tradizionali che possono così avere una maggiore efficacia. Ma la “malattia” oncologica non va considerata semplicisticamente come un “errore” della natura da “correggere”, prima che sia troppo tardi, con tecniche sempre più sofisticate. Non si tratta di una “cellula impazzita” né di sfortuna, di un castigo divino o di un “brutto male”: la “malattia” ha un senso ed un processo psico-biologico che si lega a conflitti psichici e a leggi biologiche di adattamento. Il superamento del cancro ha spesso il significato di una trasformazione psicologica radicale che ha le caratteristiche del processo di iniziazione. Si tratta di un’esperienza dalla potenzialità ontologica che, nell’incontro con il dolore, offre la possibilità di raggiungere una sempre più profonda conoscenza e coscienza di sé. Ne deriva un modello integrato che tenga conto anche di strategie protettive per la qualità della vita. Il convegno fornisce strumenti operativi per l’ascolto della sofferenza e per la possibilità di cogliere in anticipo la consapevolezza della malattia del corpo, attraverso il linguaggio dell’Esperienza Immaginativa.
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