Corso di aggiornamento – “Psicopatologia forense in ambito familiare: civilistico – penalistico – canonistico”
1 Novembre 2018Seminario: “RoboEtica. Ibridazione uomo-macchina: aspetti psichiatrico-psicologici”
22 Febbraio 2019L’ambiguità intenzionale del titolo, si basa sul recente sviluppo dell’Esperienza Immaginativa in rapporto alla Neuro-estetica, valorizzando l’uso dell’arte in psicoterapia: pittura, poesia, cinema e, perchè no, l’opera lirica come vie di accesso a diversi livelli di coscienza e di memoria. I dipinti, in virtù della loro caratteristica preverbale, sono in grado di contattare le unità formali minime rappresentative, isomorfiche con i contenuti di vari livelli della coscienza. I versi poetici, appartenenti invece al registro verbale, facilitano la rappresentazione di quella realtà assoluta dell’Essere che l’Uomo è in grado di intuire ma mai di svelare completamente. L’esperienza […] della finzione narrativa del film […] [è un’] esperienza estetica [che] può essere letta come una “simulazione liberata”, potenziamento dei meccanismi di rispecchiamento (Gallese, Guerra 2015). Nell’opera lirica si può leggere un parallelismo formale e contenutistico con l’Esperienza Immaginativa: attraverso i personaggi e le vicende, affiorano figure archetipiche come quelle che si possono ritrovare nell’Immaginario dei nostri pazienti. L’Opera “costituisce una rappresentazione teatrale specifica, nella quale espressione verbale e espressione musicale […] vengono tra di loro intimamente unite, allo scopo di generare particolari effetti emotivi” (Fornari 1985). L’Opera “ti ingloba in sé e ti ospita” (Caruso 2012).