Trattamento delle Psicosi con l’Esperienza Immaginativa
26 Ottobre 2014Esperienza Immaginativa e Trascendente
16 Novembre 2014La dipendenza da internet appartiene alle “nuove dipendenze”, definibili come “patologie da abuso senza sostanze”, che comprendono anche lo shopping compulsivo, la dipendenza da lavoro, quella da sesso, il gioco d’azzardo patologico. Secondo gli studi più recenti anche queste dipendenze, così come l’abuso di sostanze, sono sostenute da una patogenesi che chiama in causa alterazioni nel “circuito della gratificazione”, che portano a far prevalere la soddisfazione degli impulsi rispetto alla capacità di operare delle scelte. La dipendenza da internet comprende aspetti differenti a seconda del tipo di attività svolto in rete: sesso virtuale, relazioni virtuali, gioco on-line (d’azzardo e non), ed è diffusa non solo tra le nuove generazioni ma in grande misura anche tra adulti ed anziani. I danni che vengono causati sovente si innestano su patologie preesistenti ed è bene saperne cogliere i segnali precoci: si inizia, in genere, con una fase di curiosità esplorativa per passare poi, quasi senza accorgersene, alla compulsione, favorita dall’anonimato e dalla facilità di utilizzo, per arrivare infine alle “comunità” virtuali nate attorno al tema oggetto di dipendenza. Il modello di psicoterapia/counselingche viene proposto, l’Esperienza Immaginativa, non è l’unico idoneo ad affrontare il problema ma gode dei vantaggi delle metodologie che sfruttano l’immaginario: abbreviazione dei tempi e precisione nel raggiungere l’obbiettivo. E’ la declinazione di un modello accreditato in tutto il mondo ma che in Italia ha assunto una specifica identità ed è stato sviluppato in modo peculiare dall’inizio degli Anni Ottanta ad oggi. Vengono presentati alcuni casi clinici: quello di un ragazzo universitario che stava sveglio tutta la notte collegato ad internet e dormiva di giorno, avendo ridotto le sue relazioni quasi esclusivamente a quelle virtuali; il caso di un uomo sposato che, mascherando la sua identità attraverso una chat, fece un incontro che gli riservò una “brutta sorpresa”; quello di un ragazzino che si rifugiava nel web per sfuggire alla violenza domestica alla quale era costantemente costretto ad assistere nonché a subìre.